La maggior parte dei serial killer di tutto il mondo agisce all'ombra di conflitti armati. Sono soldati che fanno più o meno quel che ci si aspetta da loro sul campo di battaglia, ma la cui motivazione psichica è di origine patologica. Molti serial killer sono nascosti nei meandri della criminalità organizzata. Altri assassini invisibili si muovono come angeli della morte tra i reparti di neonatologia o di terapia palliativa. Alcuni sono protetti da comunità religiose. E i serial killer che scelgono le proprie vittime tra i reietti - bambini di strada, senzatetto, tossicodipendenti, prostitute e profughi - spesso la fanno franca. È solo quando le vittime appartengono a un certo ambiente sociale, cioè quando le circostanze della loro scomparsa non possono essere ignorate, che il responsabile finisce al centro dell'attenzione, e che viene chiamato serial killer.