La sfida posta all’umanità nel XXI secolo dalle tecnologie informatiche e biologiche è forse molto più seria di quella che nell’era precedente imposero i motori a vapore, le strade ferrate e l’elettricità. E oggi, conoscendo l’immenso potere di distruzione della nostra civiltà, non possiamo proprio permetterci altri modelli fallimentari, guerre mondiali e sanguinose rivoluzioni. Questa volta i modelli fallimentari potrebbero risolversi in guerre nucleari, mostruosità geneticamente ingegnerizzate e il collasso della biosfera. Ne consegue che dobbiamo gestire la situazione presente meglio di quanto abbiamo fatto con la Rivoluzione industriale.